Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-01443

presentato da

NITTI Michele

testo di

Lunedì 11 febbraio 2019, seduta n. 123

NITTI e CARBONARO. — Al Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca. — Per sapere – premesso che:

con il decreto-legge 31 gennaio 2005, n. 7, convertito, con modificazioni, dalla legge 31 marzo 2005, n. 43, articolo 1-quinquies, l’Istituto musicale pareggiato di Ceglie Messapica viene accorpato al conservatorio di musica «T. Schipa» di Lecce in qualità di sezione staccata dall’anno accademico 2005/2006;

in data 6 dicembre 2006, dopo la stipula di una prima convenzione, viene siglato un protocollo d’intesa tra il comune di Ceglie Messapica e il conservatorio di Musica «T. Schipa» di Lecce, che stabilisce i principali doveri tra le parti al fine di dare avvio alle attività dell’istituto. In particolare, all’articolo 2 si determina che gli emolumenti del personale a tempo determinato vengano corrisposti dal comune di Ceglie sino alla rideterminazione interministeriale della pianta organica della sezione staccata, salvo l’obbligo del conservatorio di procedere, successivamente all’acquisizione dell’assegnazione ministeriale specifica e nel limite della stessa, al rimborso a favore del comune delle spese sostenute e documentate relative al funzionamento, comprensive le stesse degli oneri per il personale docente supplente;

in data 23 marzo 2016, a seguito di una serie di criticità riscontrate nel corso degli anni, il comune di Ceglie Messapica comunica al conservatorio di Lecce che, a decorrere da aprile 2016, a retribuire il personale della sezione distaccata sarebbe stato direttamente il conservatorio e non più il comune;

in data 30 novembre 2016, in un incontro istituzionale tra il comune di Ceglie Messapica e il conservatorio di musica di Lecce, il comune chiede la revisione del protocollo d’intesa del 6 dicembre 2006;

a seguire, il 24 maggio 2017 viene stipulato un nuovo protocollo d’intesa tra il conservatorio di musica «T. Schipa» di Lecce e il comune di Ceglie Messapica per definire il funzionamento didattico della sezione staccata, nelle more della rideterminazione della pianta organica, con particolare riguardo alla contrattualizzazione del personale docente necessario al funzionamento didattico della sezione staccata, prevedendo l’assunzione diretta da parte del conservatorio degli oneri retributivi inerenti;

come denunciato dai lavoratori della sezione staccata, il comune non provvede più agli emolumenti del personale docente a tempo determinato e il conservatorio di Lecce, non avendo acquisito dal Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca il decreto interministeriale di rideterminazione della pianta organica, a quanto consta all’interrogante non ha a disposizione posti in organico per la copertura dei quali possano essere sottoscritti contratti di lavoro a tempo determinato e finisce così per inquadrare da ben 2 anni il corpo docente necessario alla sezione staccata con contratti di prestazione d’opera, pur chiedendo loro la medesima mole di lavoro degli anni precedenti e la stessa tipologia di lavoro svolta da qualsiasi altro docente, risparmiando nei costi a danno del lavoratore;

la sezione di Ceglie Messapica è dunque vittima da quasi tredici anni delle lungaggini burocratiche e la rideterminazione interministeriale della pianta organica pare esser stata dimenticata, con gravi conseguenze sulla stabilità professionale dei docenti e, conseguentemente, sulla continuità didattica degli studenti –:

se non ritenga opportuno adottare le iniziative di competenza per procedere quanto prima all’approvazione della nuova pianta organica della sede staccata di Ceglie Messapica, in modo da consentire il regolare e sereno svolgimento dell’attività didattica e la cessazione dei disagi di cui in premessa.
(5-01443)

 

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