Dopo una corsa contro il tempo, appena pochi giorni prima della scadenza prevista, il Consiglio dei Ministri ha approvato preliminarmente nella seduta di ieri 14 gennaio otto delle nove deleghe previste dalla Legge 107/2015, la c.d. «Buona scuola». Si dà il via dunque a otto Decreti Legislativi che riguardano:

  • il sistema di formazione iniziale e di accesso all’insegnamento nella scuola secondaria di I e II grado;
  • la promozione dell’inclusione scolastica degli alunni con disabilità;
  • la revisione dei percorsi dell’istruzione professionale;
  • l’istituzione del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita fino a sei anni;
  • il diritto allo studio;
  • la promozione e la diffusione della cultura umanistica;
  • il riordino della normativa in materia di scuole italiane all’estero;
  • l’adeguamento della normativa in materia di valutazione e certificazione delle competenze degli studenti e degli Esami di Stato.

Per la revisione del Testo Unico sulla scuola, invece, risalente addirittura al 1994 (e che peraltro contiene ancora normativa non abrogata esplicitamente riguardante Conservatori e Accademie), sarà previsto un disegno di legge delega specifico e “successivo” (?).

La delega che potrebbe riguardare in qualche misura anche l’Alta Formazione Artistica e Musicale è appunto quella sulla cultura umanistica, prevista al comma 181, punto g della Legge 107:

g) promozione e diffusione della cultura umanistica, valorizzazione del patrimonio e della produzione culturali, musicali, teatrali, coreutici e cinematografici e sostegno della creativita’ connessa alla sfera estetica, attraverso:

  • 1) l’accesso, nelle sue varie espressioni amatoriali e professionali, alla formazione artistica, consistente nell’acquisizione di conoscenze e nel contestuale esercizio di pratiche connesse alle forme artistiche, musicali, coreutiche e teatrali, mediante: 1.1) il potenziamento della formazione nel settore delle arti nel curricolo delle scuole di ogni ordine e grado, compresa la prima infanzia, nonche’ la realizzazione di un sistema formativo della professionalita’ degli educatori e dei docenti in possesso di specifiche abilitazioni e di specifiche competenze artistico-musicali e didattico-metodologiche; 1.2) l’attivazione, da parte di scuole o reti di scuole di ogni ordine e grado, di accordi e collaborazioni anche con soggetti terzi, accreditati dal Ministero dell’istruzione, dell’universita’ e della ricerca e dal Ministero dei beni e delle attivita’ culturali e del turismo ovvero dalle regioni o dalle province autonome di Trento e di Bolzano anche mediante accordi quadro tra le istituzioni interessate; 1.3) il potenziamento e il coordinamento dell’offerta formativa extrascolastica e integrata negli ambiti artistico, musicale, coreutico e teatrale anche in funzione dell’educazione permanente;
  • 2) il riequilibrio territoriale e il potenziamento delle scuole secondarie di primo grado a indirizzo musicale nonche’ l’aggiornamento dell’offerta formativa anche ad altri settori artistici nella scuola secondaria di primo grado e l’avvio di poli, nel primo ciclo di istruzione, a orientamento artistico e performativo;
  • 3) la presenza e il rafforzamento delle arti nell’offerta formativa delle scuole secondarie di secondo grado;
  • 4) il potenziamento dei licei musicali, coreutici e artistici promuovendo progettualita’ e scambi con gli altri Paesi europei;
  • 5) l’armonizzazione dei percorsi formativi di tutta la filiera del settore artistico-musicale, con particolare attenzione al percorso pre-accademico dei giovani talenti musicali, anche ai fini dell’accesso all’alta formazione artistica, musicale e coreutica e all’universita’;
  • 6) l’incentivazione delle sinergie tra i linguaggi artistici e le nuove tecnologie valorizzando le esperienze di ricerca e innovazione;
  • 7) il supporto degli scambi e delle collaborazioni artistico-musicali tra le diverse istituzioni formative sia italiane che straniere, finalizzati anche alla valorizzazione di giovani talenti;
  • 8) la sinergia e l’unitarieta’ degli obiettivi nell’attivita’ dei soggetti preposti alla promozione della cultura italiana all’estero; 

 

Scrive  il Miur a proposito del passaggio di ieri in Consiglio dei Ministri:

Promozione e diffusione della Cultura umanistica

Il Made in Italy al centro della Buona Scuola.

Musica e danza, teatro e cinema, pittura, scultura, grafica delle arti decorative e design, scrittura creativa saranno solo alcune delle arti che verranno potenziate negli istituti scolastici.

Le scuole saranno aperte anche a contributi esterni: reti o poli a orientamento artistico e performativo di scuole collaboreranno con l’Indire (Istituto nazionale documentazione, innovazione, ricerca educativa), le istituzioni Afam (Alta formazione musicale e coreutica), le Università, gli Its (Istituti tecnici superiori) e soggetti pubblici e privati sotto il coordinamento del Miur. Il Miur lavorerà a stretto contatto con il Ministero dei Beni Culturali.

La pratica musicale, già presente nelle scuole del primo ciclo, verrà potenziata e ulteriormente sviluppata e le scuole secondarie di II grado potranno collaborare con gli Istituti tecnici superiori per progetti di innovazione digitale e tecnologica applicata alla musica.

Il patrimonio culturale e artistico italiano può essere occasione di crescita per l’Italia se le nuove generazioni sapranno coniugare tradizione e innovazione. Per questo motivo l’alternanza Scuola-Lavoro, prevista dalla legge 107/2015, potrà essere svolta presso soggetti pubblici e privati che si occupano della conservazione e produzione artistica.

I provvedimenti vanno ora alle Commissioni parlamentari competenti e in Conferenza Unificata per l’apposito parere.

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