Vibra ancora, in quanti hanno assistito al recente Congresso didattico-musicale di Milano, il senso di stupore e di dolore destato dalla parola calda e convinta del maestro Fano intorno alle tristi inaudite convinzioni degli insegnanti, impiegati e inservienti degl’istituti governativi di musica in Italia […]
È non solo imprescindibile dovere, ma alto interesse nazionale, pensare, e in modo immediato e decoroso, ai nostri Conservatori e Istituti di musica.
Bisogna che una gagliarda corrente di vita passi attraverso a queste scuole e ne rinverdisca l’operosità; bisogna che e scuola e vita vengano a maggior contatto, perché l’arte fiorisce quando della vita è interprete […]
Ma, per ottenere ciò, occorre che, sollecitamente, si venga a una seria e radicale riforma di questi nostri Istituti musicali; che si provvedano di quanto la tecnica moderna richiede di strumenti, di libri, d’insegnanti; che si creino sale per concerti e per esperimenti scenici; che si destinino senza tirchieria le somme necessarie perché frequenti esercitazioni interne e pubbliche preparino negli alunni i futuri esecutori, direttori e compositori […]
Confidiamo che si ponga termine alla inconcepibile ingiustizia, in nessun altro impiego lamentata, di concedere due soli aumenti sessennali; confidiamo che abbia a cessare quell’altra offesa alla giustizia e al decoro di assegnare agli insegnanti e agli addetti dei Conservatori di musica stipendi inferiori ai salari dei portieri e uscieri degl’altri istituti; confidiamo che il nostro basso personale sia tolto dal vero stato di miseria in cui ora si dibatte contro tutte le cresciute esigenze della vita. Né ci si obietti che la risoluzione del problema porterebbe un serio aggravio per il bilancio dello Stato […]
Ci limitiamo a dichiarare che con circa trecentomila lire1 si provvederebbe, equamente e decorosamente, agl’urgenti bisogni degli istituti musicali. E fissare tale modesto stanziamento ci pare dovere del Ministero dal momento che si accettano proposte che, come quella dei professori universitari, aggravano il bilancio addirittura con milioni […]

 

1 Circa 1.200.000 € di oggi.

 

ALBERTO LISONI, Le condizioni del personale dei R. Istituti musicali in Italia, in «La rinascita musicale», 1 (febbraio 1909), pp 9-10

 

(Nella foto i docenti del Conservatorio di musica di Parma nell’anno scolastico 1903-04. Alberto Lisoni, docente di Arte Scenica e Letteratura poetica e drammatica, è il terzultimo da destra in piedi)

https://www.docenticonservatorio.org/wp-content/uploads/2018/04/Schermata-2018-04-22-alle-15.44.51.pnghttps://www.docenticonservatorio.org/wp-content/uploads/2018/04/Schermata-2018-04-22-alle-15.44.51-150x150.pngRedazionememorieUncategorizedVibra ancora, in quanti hanno assistito al recente Congresso didattico-musicale di Milano, il senso di stupore e di dolore destato dalla parola calda e convinta del maestro Fano intorno alle tristi inaudite convinzioni degli insegnanti, impiegati e inservienti degl'istituti governativi di musica in Italia È non solo imprescindibile dovere,...