Queste le ultime interrogazioni sull’Afam presentate recentemente in Parlamento.

Alla Camera:

Stefano BENIGNI (Misto-Cambiamo! Popolo protagonista) 29.10.2020 n. 4/07323 sui ritardi relativi alle domande di riconoscimento presentate dalle istituzioni private ai sensi dell’art. 11 del DPR 212/2005; si domanda «quali iniziative di competenza il Ministro interrogato intenda intraprendere al fine di consentire la veloce conclusione dei procedimenti di riconoscimento, evitando i gravi problemi che la situazione di stallo rischia di creare alle istituzioni, pubbliche e private, parte del sistema Afam». Risponde il Ministro Manfredi.

Paola FRASSINETTI (Fratelli d’Italia) 02.12.2020 n. 5-05113 sul servizio prestato nei corsi pre-accademici e con contratti co.co.co.; si domanda «quali iniziative urgenti intenda assumere per i precari Afam che hanno prestato servizio nei cosiddetti corsi di base o preaccademici di cui all’articolo 2, comma 8, lettera d), della legge n. 508 del 1999, oggi propedeutici ex decreto legislativo n. 60 del 2017, che hanno peraltro già maturato più di tre anni di servizio, e, con contratti co.co.co. e atipici».

Michele NITTI (Partito Democratico) 22.12.2020 n. 4/07881 sulla ripartizione del Fondo d’Istituto e sui problemi verificatisi nello scorso mese di dicembre; si domanda «se il Ministro interrogato non intenda predisporre l’apertura di una nuova finestra di accesso alla piattaforma NoiPa con il dovuto preavviso, comunque entro il 29 dicembre 2020, per consentire alle istituzioni di espletare correttamente tutte le operazioni necessarie o, in alternativa, una nuova finestra di pagamenti a gennaio».

Michele NITTI (Partito Democratico) 08.04.2021 n. 5-05715 sulle iniziative in favore degli studenti disabili e sull’inserimento del tutor accademico esperto in didattica musicale inclusiva; si domanda al Ministro «se non intenda adottare iniziative volte a definire, quanto prima, le modalità di inserimento della figura del tutor accademico all’interno delle istituzioni dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica, disciplinandone le caratteristiche e i requisiti formativi».

Michele NITTI (Partito Democratico) 17.02.2021 n.5/05369 sulle statizzazioni degli ISSM ex pareggiati; si domanda al Ministro «quali siano le tempistiche di emanazione del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri sugli organici atto a definire i criteri con cui strutturare le piante organiche delle istituzioni e necessario affinché la Commissione di cui in premessa possa proporre lo schema di convenzione e la pianta organica di ogni istituzione e, conseguentemente, il Ministro interrogato possa emanare il decreto di statizzazione, tenendo conto del fatto che il processo di statizzazione va comunque concluso prima dell’avvio del prossimo anno accademico».

 

Al Senato:

Massimo MALLEGNI (Forza Italia) 02.12.2020 n.4-04559 sul prolungamento dell’anno accademico; si domanda «se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza della situazione nei singoli atenei e quali siano le sue considerazioni in merito; se non ritenga utile adottare iniziative utili ad evitare ricadute negative sulla vita degli studenti; se non ritenga necessario ipotizzare un prolungamento dell’anno accademico 2020/2021 per consentire agli studenti in difficoltà acquisire i crediti formativi sufficienti al passaggio all’anno successivo, così da restare “in corso” e non dover sopportare ulteriori spese relative alla maggiorazione delle tasse per i fuori corso; se non ritenga, per il rispetto del diritto costituzionale allo studio, di dover intervenire in maniera mirata sul sistema relativo alle tasse e alle agevolazioni, ampliando la platea degli studenti che possono accedervi».

Margherita CORRADO, Bianca Laura GRANATO, Luisa ANGRISANI (Movimento 5 Stelle) 06.04.2021 n.3-02393 sull’Accademia Nazionale di Danza; si domanda «se il Ministro in indirizzo sia al corrente di quanto sopra e se non intenda sollecitare una valutazione accorta dell’opportunità di mantenere il maestro Bruno Caroti nel ruolo di rappresentante del Ministero all’interno del consiglio di amministrazione dell’Accademia nazionale di danza o invece di sostituirlo con altro esperto di amministrazione che non abbia trascorsi conflittuali con l’accademia tali da insinuare dubbi e minare la credibilità nazionale e internazionale del consiglio di amministrazione stesso, date anche le tante collaborazioni che l’istituto ha in corso; se non intenda farsi promotore di iniziative atte a scongiurare che in futuro qualsiasi altro istituto, specialmente se prestigioso come l’Accademia nazionale di danza, peraltro la sola sul territorio nazionale a conferire diplomi accademici di primo e secondo livello in ambito coreutico, possa trovarsi in un’analoga situazione di disagio, tale da compromettere il buon funzionamento del consiglio di amministrazione e della macchina organizzativa istituzionale».

 

 

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