Il 27 settembre si è svolto presso il MIUR un incontro tra il Capo Dipartimento prof. Marco Mancini, il Direttore Generale dott. Daniele Livon, il Vice Capo di Gabinetto dott.ssa Marcella Gargano e le sigle sindacali per informare queste ultime sull’architettura del Regolamento sul Reclutamento alla quale il MIUR sta lavorando. Non è stato presentato alcun documento scritto ma sono state esposte alcune slides dal dott. Livon i cui principi si possono così sintetizzare:

programmazione triennale e non più annuale;

assunzioni in ruolo non più limitate al rimpiazzo del turn over ma su un numero maggiore di posti vacanti;

bandi di trasferimento gestiti a livello locale;

assunzioni a tempo determinato in parte dalle graduatorie nazionali (GNE, 143, 128), in parte tramite GET e nuovi concorsi;

concorsi locali per esami e titoli, che prevederanno una prova didattica per coloro che avranno superato una soglia minima nella valutazione dei titoli; i membri delle commissioni saranno 3 di cui 2 individuati da un albo di esperti costituito presso il Ministero e composto anche da personale esterno all’AFAM.

La dott.ssa Galgano e il dott. Livon hanno sottolineato l’esigenza di salvaguardare il precariato esistente prima di affrontare qualsiasi altra tipologia di reclutamento.

Il Capo Dipartimento Mancini ha chiarito che il Ministero intende rendere anche la graduatoria della legge 128 utile per il ruolo senza ulteriori concorsi. Il prof. Mancini ha affermato che la statizzazione degli ISSM non sarà fatta sui posti vacanti dei Conservatori di musica ma costituirà una dotazione organica aggiuntiva a quella dell’attuale sistema AFAM.

Dato quanto riportato dai sindacati presenti all’incontro, il MIUR sembra dunque aver cambiato orientamento nei confronti dei precari della graduatoria nazionale 128, che il Ministro Giannini aveva sempre evitato di citare nei suoi precedenti interventi in occasione delle audizioni presso la settima commissione del Senato. Malgrado le aperture del MIUR, dispiace che non sia stata consegnata neppure una bozza del Regolamento sul Reclutamento e ci si sia limitati a delle slides. Dispiace inoltre che il MIUR non abbia chiarito con quale strumento normativo intenda trasformare la graduatoria 128 in graduatoria per il ruolo.

Molti dubbi restano sulle modalità del reclutamento che sembrano ormai volgere da un livello nazionale a un livello locale e di sede, con i pericoli di chiusure localistiche che tale tipo di reclutamento inevitabilmente presenta. La proposta del MIUR sembra allontanarsi per certi versi dalle modalità stabilite per l’Università: non vi sarà un’abilitazione nazionale e non è chiarito in che modo sarà formato l’albo di esperti di nomina ministeriale; saranno selezionati in base al curriculum e a criteri oggettivi?

Inoltre, quali sono i tempi previsti per la risoluzione del precariato? Pochi mesi, un anno, due anni? Per un precariato ormai decennale la tempistica ha una certa rilevanza.

 

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