Con il prevedibile voto di fiducia sull’emendamento 1.9000 del Governo, interamente sostitutivo dell’articolato del DdL 2448 (Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2022 e bilancio pluriennale per il triennio 2022-2024), si è di fatto conclusa tutta la vicenda. Il testo definitivo verrà trasmesso alla Camera che ne inizierà l’esame (si fa per dire) il 28 dicembre. I commi sull’AFAM sono i nn. 303, 304, 308 e 309.

Dopo la totale marginalizzazione tanto delle Commissioni coinvolte in sede consultiva, cui è stato concesso appena di esprimere un parere sulle Tabelle dei Ministeri di competenza, quanto della Commissione Bilancio, che non ha potuto come di consueto discutere e porre in votazione i singoli emendamenti presentati, ma appena esprimersi attraverso un parere sul testo imposto dal Governo e concordato con i partiti (parere che in questo caso è stato “non ostativo condizionato, e con osservazioni”), nella notte 23-24 dicembre l’aula del Senato ha approvato il testo del super-emendamento imposto e concordato dal Governo con i partiti.

Praticamente nulla degli emendamenti riguardanti l’AFAM è transitato nel testo finale, che, per quanto riguarda il settore, è rimasto dunque identico a quello di partenza: compensi per Nuclei di Valutazione e Presidenti, ridefinizione di quelli per i Direttori e Consigli di Amministrazione, 8,5 milioni alle Istituzioni per non meglio precisate specifiche attività svolte e valorizzazione delle competenze necessarie al raggiungimento di più elevati obiettivi nel campo della didattica, della ricerca e della terza missione, estensione agli istituti pareggiandi dei fondi, aumentati all’uopo di 4,5 milioni, finalizzati all’inserimento in organico di accompagnatori al pianoforte e al cembalo, e di tecnici di laboratorio. 

È stato sì approvato l’emendamento del PD 103.17 , testo 7 (prima firma Verducci), che però, rispetto alle versioni precedenti perde per strada praticamente tutto quel che ci riguardava: niente incremento al Fondo di Funzionamento, niente fondo perequativo (erano appena 15 milioni…) per l’allineamento dei nostri stipendi a quelli universitari, niente 997 assunzioni in deroga alle facoltà assunzionali, niente permanenza in servizio fino a 70 anni.

Sono stati poi approvati gli emendamenti 113.42, e 113.43, che dispongono l’incremento di 2,1 milioni di euro per ciascuno degli anni 2022 e 2023 dei contributi in favore dell’Accademia Internazionale di Imola, dell’Accademia Musicale Chigiana e della Scuola di Musica di Fiesole (comma 781 del maxi-emendamento); e poi anche il 113.63 che stanzia 500.000 € per la Fondazione I Pomeriggi Musicali e la Fondazione per la Cultura Torino per il Festival MITO (comma 782); inoltre (comma 802) per ciascuno degli anni 2022 e 2023 è stato stanziato un contributo di 0,5 milioni di euro complessivi da suddividere in misura proporzionale tra l’Associazione Senzaspine, l’Associazione Musicale Gasparo da Salò, società cooperativa Soundiff – Diffrazioni Sonore, l’Associazione culturale musicale I Filarmonici di Benevento, l’Ensemble Mare Nostrum, l’Associazione la Filharmonie e l’Orchestra dei Giovani Europei .

Non approda invece neppure in Commissione Bilancio l’emendamento su cui una certa parte dell’AFAM riponeva molte aspettative: il 103.19 della senatrice Russo (M5S), che chiedeva fondi per la ricerca e  terzo livello, anche nella forma di borse di studio, 30 milioni per perequazione economica degli stipendi dei docenti e innalzamento dell’età pensionabile a 70 anni su base volontaria.

I voti favorevoli sul testo definitivo sono stati centonovantaquattro, appena dodici i contrari. Centonovantaquattro senatori hanno pertanto espresso il loro assenso sulla manovra, ma anche, purtroppo, su questo davvero singolare modo di procedere.

QUI il dettaglio della votazione finale.

AGGIORNAMENTO DEL 28 DICEMBRE
Per completezza di cronaca, diamo conto anche del seguente emendamento presentato nei giorni passati in VII Commissione della Camera in sede consultiva, ma non passato nemmeno all’esame della Commissione Bilancio (che pure ha respinto tutti gli emendamenti).
1.34.

  Al comma 309, aggiungere, in fine, le seguenti parole: «al fine di istituire un fondo perequativo per il progressivo allineamento degli stipendi del personale dell’alta formazione artistica musicale e coreutica con il personale universitario, nel limite massimo del 25 per cento dello stipendio tabellare annuo lordo secondo criteri stabiliti mediante la contrattazione collettiva.»

  Conseguentemente, dopo il comma 309 aggiungere i seguenti:

  309-bis. Ai fini del riconoscimento delle specifiche attività svolte nonché della valorizzazione delle competenze necessarie al raggiungimento, da parte delle istituzioni dell’alta formazione artistica musicale e coreutica di più elevati obiettivi nell’ambito della didattica, ricerca e terza missione, al personale docente di tali istituzioni, è autorizzata la spesa di 50 milioni di euro a decorrere dall’anno 2022.
  309-ter. Nelle more del completamento del processo di riforma di cui alla legge 21 dicembre 1999, n. 508, del riordino e della transizione del settore dell’Alta formazione artistica musicale e coreutica al sistema universitario, sono stanziati 33 milioni di euro a decorrere dall’anno 2022 e 60 milioni di euro a decorrere dall’anno 2023, al fine di incrementare l’indennità integrativa speciale prevista dal CCNL AFAM ed adeguare progressivamente il profilo economico stipendiale del personale docente AFAM a quello del personale docente universitario.

 

 

 

  

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