In attesa della pubblicazione integrale della sentenza, la Corte Costituzionale ha emesso ieri un comunicato stampa in cui pur stabilendo «l’illegittimità costituzionale della normativa che disciplina le supplenze del personale docente e del personale amministrativo, tecnico e ausiliario (art. 4, commi 1 e 11 della legge 3 maggio 1999, n. 124) nella parte in cui autorizza, in violazione della normativa comunitaria, il rinnovo potenzialmente illimitato di contratti di lavoro a tempo determinato per la copertura di posti vacanti e disponibili di docenti», riconosce però  che per il personale docente «la normativa sulla “buona scuola” prevede la misura riparatoria del piano straordinario di assunzioni, mentre per quanto riguarda il personale amministrativo, tecnico ed ausiliario prevede, in mancanza di analoga procedura di assunzione, il risarcimento del danno».

Lena Gissi, della  Cisl Scuola dichiara che «se il piano straordinario di assunzioni della legge 107 viene definito ‘misura riparatoria’, bisogna dire chiaro e forte che quella presunta ‘riparazione’ non ha minimamente prodotto alcun effetto per le decine di migliaia di precari ignorati dal piano, docenti che da anni continuano a coprire con contratti a tempo determinato posti indispensabili per il normale funzionamento della scuola e per i quali proprio la norma della 107 sul divieto di reiterazione dei contratti incombe invece come una vera e propria spada di Damocle».

La FLC-CGIL, in un comunicato di Domenico Pantaleo, esprime soddisfazione per il fatto che «la denuncia della FLC CGIL sulla illegittimità della reiterazione dei contratti a tempo determinato di tutto il personale scolastico, dopo la pronuncia favorevole della Corte di Giustizia, abbia trovato accoglimento anche dinanzi alla Corte Costituzionale». Osserva però: «Rispetto agli effetti di tale pronuncia la Corte Costituzionale ritiene che una prima risposta per riparare a queste illegittimità sarebbe stata data dal varo del piano straordinario di immissioni in ruolo previsto dalla legge 107/2015. Dal comunicato della Consulta non si evince però quale potrà essere la sorte di quella parte del personale docente che, non rientrando nel piano straordinario di immissioni in ruolo e pertanto non avendo accesso alla stabilizzazione, resta in attesa di avere tutela, in base ai principi ed alle regole sanciti dalla Corte Europea nella sentenza Mascolo».

Qui alcuni articoli dal manifesto, dal Corriere della Sera e dal Fatto Quotidiano.

https://www.docenticonservatorio.org/wp-content/uploads/2016/07/498_001-e1468434212993.jpghttps://www.docenticonservatorio.org/wp-content/uploads/2016/07/498_001-e1468434212993-150x150.jpgRedazioneCronacaUncategorizedIn attesa della pubblicazione integrale della sentenza, la Corte Costituzionale ha emesso ieri un comunicato stampa in cui pur stabilendo «l'illegittimità costituzionale della normativa che disciplina le supplenze del personale docente e del personale amministrativo, tecnico e ausiliario (art. 4, commi 1 e 11 della legge 3 maggio 1999, n....