Con lettera indirizzata ieri a Rettori e Direttori generali delle Università, Presidenti e ai Direttori degli Enti pubblici di ricerca vigilati dal MUR, Presidenti e ai Direttori delle Istituzioni AFAM, il Ministro Manfredi, alla luce di proposte e osservazioni ricevute, ha inviato un nuovo schema più analitico per assicurare una programmazione omogenea ed ordinata su tutto il territorio nazionale, pur nel rispetto delle specificità dei contesti di riferimento e della autonomia delle singole istituzioni.

«Dopo la Fase 1 (c.d. “lockdown”), appare utile programmare la continuazione delle attività del sistema della formazione superiore e della ricerca attraverso due nuove Fasi:

  • Fase 2, da attuarsi con il cessare della Fase 1 e l’entrata in vigore delle disposizioni del DPCM del 26 aprile 2020, ovvero a partire dal 4 maggio e fino al mese di agosto 2020, ferma restando ogni altra eventuale e differente determinazione che dovesse essere assunta dalle autorità competenti. 

La programmazione delle attività dovrà essere finalizzata a: 

    • consentire le attività individuali, ovvero l’accesso agli studi, agli uffici, alle biblioteche e ai laboratori da parte dei singoli, con eventuale presenza in piccoli gruppi, adottando le misure di sicurezza;
    • minimizzare le attività collettive, consentendo solo quelle strettamente necessarie, comunque adottando le adeguate misure di sicurezza;
    • minimizzare lo spostamento dei pendolari a lunga percorrenza, garantendo loro la partecipazione alle attività in telepresenza;
    • escludere il rientro degli studenti internazionali, garantendo loro la partecipazione alle attività in telepresenza;
    • contingentare l’accesso in presenza ai servizi amministrativi, da limitare solo alle attività strettamente necessarie, mantenendo, comunque, attraverso i sistemi digitali, un livello di servizio adeguato al funzionamento delle attività.

 

  • Fase 3, da attuarsi a partire dal mese di settembre 2020 fino a gennaio 2021, ferma restando ogni altra eventuale e differente determinazione che dovesse essere assunta dalle autorità competenti.

La programmazione delle attività dovrà essere finalizzata a: 

    • implementare le attività individuali, ovvero l’accesso agli studi, agli uffici, alle biblioteche e ai laboratori da parte dei singoli, con eventuale presenza in piccoli gruppi, adottando le misure di sicurezza;
    • decomprimere le attività collettive, consentendole solo in presenza di adeguate misure di sicurezza;
    • tenere conto di possibili limitazioni nello spostamento dei pendolari a lunga percorrenza, continuando a favorire la loro partecipazione alle attività in telepresenza;
    • minimizzare la presenza di studenti internazionali, garantendo loro la partecipazione alle attività in telepresenza;
    • decomprimere l’accesso in presenza ai servizi amministrativi, potenziando i sistemi digitali e i processi di dematerializzazione dei procedimenti amministrativi.

Per il raggiungimento di questi obiettivi sarà necessario che le singole istituzioni si dotino di una appropriata pianificazione articolata su cinque azioni:

    1. piano di offerta didattica blended, ovvero in grado di essere erogata sia in presenza sia in telepresenza, con modalità sincrona e/o asincrona, garantendo le stesse possibilità in termini di accessibilità e di qualità della didattica agli studenti in presenza e a quelli a distanza (ad esempio gli studenti fuori sede, gli studenti limitati negli spostamenti da misure restrittive), nonché agli studenti con disabilità o DSA e, comunque, coerentemente con quanto verrà imposto dalle autorità competenti nei diversi territori;
    2. piano di accesso agli spazi (aule, laboratori, biblioteche, ecc.) e di uso di dispositivi di protezione individuale, in grado di garantire i livelli di sicurezza necessari, coerentemente con quanto verrà imposto dalle autorità competenti nei diversi territori, e anche attraverso un “ampliamento” degli orari e dei giorni di svolgimento delle attività, considerando, se necessario, un arco settimanale lavorativo comprensivo del sabato e della domenica;
    3. piano di potenziamento delle infrastrutture digitali delle istituzioni, in termini di dotazione delle aule, di connettività della rete, di organizzazione interna e di dotazione di dispositivi per gli studenti, per il personale docente e ricercatore, nonché per il personale tecnico amministrativo;
    4. piano di dematerializzazione dei procedimenti amministrativi, attraverso il potenziamento dei sistemi digitali in uso;
    5. piano di formazione del personale tecnico amministrativo, a supporto dei punti precedenti».

Riguardo a Accademie, Conservatori e ISIA, viene precisato che con riferimento alle Istituzioni di Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica, il MUR supporterà le riferite azioni tenendo conto delle specificità della didattica ivi erogata e delle connesse esigenze di studenti, personale docente e personale tecnico amministrativo.

Il documento auspica che, ove possibile e in base, ancora una volta, alle specificità di ciascuna istituzione, venga definito un cronoprogramma con la programmazione delle attività dei prossimi mesi.

Ad esempio, prosegue il documento, «se le condizioni nelle singole aree lo consentiranno, e ferma restando ogni altra eventuale e differente determinazione che dovesse essere assunta dalle autorità competenti, una possibile articolazione delle attività potrebbe essere la seguente:

  • lezioni frontali: in telepresenza nella fase 2; in modalità mista nella fase 3;
  • laboratori didattici obbligatori: in presenza a partire dalla fase 2;
  • tirocini: in presenza per l’area sanitaria a partire dalla fase 2; in modalità mista per le altre aree, nelle fasi 2 e 3;
  • esami: in telepresenza nella fase 2 con possibile modalità mista a luglio; in modalità mista nella fase 3;
  • lauree: in telepresenza nella fase 2 con possibile modalità mista a luglio; in modalità mista nella fase 3;
  • accesso ad uffici, spazi studio, laboratori, biblioteche e residenze da parte di studenti, docenti, personale della ricerca e PTA: consentito a partire dalla fase 2, nel rispetto delle norme di sicurezza;
  • attività amministrative: in modalità mista a partire dalla fase 2;
  • orientamento: in telepresenza nella fase 2; preferibilmente in presenza nella fase 3».

 

 

 

 

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