Relativamente alla recente firma definitiva del contratto del comparto Istruzione e Ricerca, ecco i commenti di alcune organizzazioni sindacali.

Dal comunicato stampa FLC CGIL, CISL FSUR e UIL Scuola RUA:

«Questo contratto riporta alla normalità modi e tempi delle relazioni sindacali; ora si dovrà dar seguito, in tempi brevi, ale sequenze contrattuali sui problemi rimasti aperti riguardanti l’ordinamento professionale, i sistemi di classificazione professionale, le carriere, i profili ATA, le sanzioni disciplinari dei docenti» […] «Questo contratto rappresenta un passo importante, fondamentale, per ridare certezze e dignità a più di un milione di lavoratrici e lavoratori che operano nelle scuole, nelle università, negli enti di ricerca e nell’AFAM che, al pari degli altri lavoratori pubblici, sono stati ingiustamente penalizzati in questi anni».

Di diverso tono il commento della Federazione Gilda-Unams, che ha comunque firmato «allo scopo di poter rappresentare il personale del Comparto nelle importanti sequenze contrattuali previste e nelle contrattazioni integrative»:

«Per quanto attiene all’Alta Formazione Artistica e Musicale (AFAM) non può non rilevarsi che, dopo nove anni di attesa, il testo contrattuale risulta assolutamente inadeguato a corrispondere alle numerose e ormai inderogabili richieste di un settore di pari livello di quello universitario. Il CCNL, peraltro, non ha sanato quelle “ataviche” ingiustizie nei confronti di alcune categorie di personale – i docenti di seconda fascia – per le quali ci si aspettava una positiva soluzione in lineacon quanto rappresentato al MIUR in occasione degli incontri tecnici per l’atto di indirizzo. In realtà per l’AFAM c’è stato un “non contratto” poiché nessuna trattativa si è svolta sulle tematichespecifiche del personale di Accademie, Conservatori, Isia e ISSM: agevolazione e semplificazione delle procedure di concessione dei permessi artistici, delle autorizzazioni allo svolgimento della libera professione in campo artistico, delle aspettative per sottoscrivere contratti in posizionisuperiori; interpretazione autentica della locuzione “rilevazione obiettiva della presenza in servizio” per abolire l’utilizzo del badge per la docenza; ridefinizione dei profili professionali e riqualificazione del personale tecnico-amministrativo con valorizzazione delle professionalitàinterne; rendere effettivamente concreto l’accesso al telelavoro e allo smart-working. Di contro, sono state peggiorate alcune disposizioni contrattuali quali la composizione della delegazione diparte pubblica per la contrattazione integrativa d’istituto, ora rimessa al Consiglio di Amministrazione (che potrebbe perfino escludere il Direttore dell’istituzione), e la riduzione al solo“confronto” di materie prima oggetto di contrattazione».

Qui invece il comunicato stampa del Miur.

https://www.docenticonservatorio.org/wp-content/uploads/2018/04/Pioggia_di_soldi_sulla_folla.jpghttps://www.docenticonservatorio.org/wp-content/uploads/2018/04/Pioggia_di_soldi_sulla_folla-150x150.jpgRedazionedal sindacatoRelativamente alla recente firma definitiva del contratto del comparto Istruzione e Ricerca, ecco i commenti di alcune organizzazioni sindacali. Dal comunicato stampa FLC CGIL, CISL FSUR e UIL Scuola RUA: «Questo contratto riporta alla normalità modi e tempi delle relazioni sindacali; ora si dovrà dar seguito, in tempi brevi, ale sequenze contrattuali...