• Luisa Russo ha pubblicato un aggiornamento nel gruppo Logo del gruppo di Formazione orchestraleFormazione orchestrale 8 anni fa

    Rispondo al M° Dal Bon. Non potendo disporre di personale aggiunto presso il Conservatorio di Ferrara, da anni ho intrapreso la soluzione degli “arrangiamenti” per l’orchestra. I nostri studi di composizione ci consentono di intervenire sulla strumentazione e trovo proficuo poterlo fare anche per facilitare le parti ai corsi inferiori per consentire all’orchestra di vivere un’esperienza comune a tutti i corsi. Gli studenti del biennio si ritrovano a suonare le parti reali mentre gli studenti più piccoli si ritrovano a suonare quelle facilitate.
    Ovviamente non posso introdurre sassofoni in una sinfonia di Mozart, ma poichè la nostra classe di sassofoni è molto attiva e buona, cerco di orientare le scelte di repertorio alla possibilità di includere i sassofoni al posto dei tromboni, dei corni, dei fagotti e degli oboi che a Ferrara scarseggiano.
    Certamente è una soluzione che richiede un notevole dispendio di ore di lavoro a casa per poter offrire agli studenti degli arrangiamenti in linea con le loro aspettative di partecipazione.
    Un quesito che invece mi preme porre a tutti i partecipanti a questa lista è in merito alla frequenza degli studenti.
    Per conseguire i crediti formativi e l’idoneità ai corsi è necessario a Ferrara frequentare cadauno per 40 ore del Triennio, 24 ore del Biennio e 54 ore del Corso di Esercitazioni Orchestrali e 40 ore per il pre-accademico. Con ciò viene stabilito un tetto minimo di frequenza, ma nessuna indicazione viene data in merito ad un tetto massimo di ore di frequenza. Nei vostri Conservatori come viene disposto il conseguimento dell’idoneità? Per poter realizzare delle produzioni, dovendo lavorare in ASSIEME, le ore di orchestra con partecipazione minima risultano essere davvero poche, una volta che si è realizzato anche il lavoro a sezioni. Il Conservatorio di Ferrara è il penultimo in Italia in quanto ad iscrizioni e non possiamo permetterci una rotazione degli organici. Ma il Docente deve pur fare le 324 ore di cattedra. Voi come avete ottemperato a questo gap?
    Buon Lavoro a tutti Voi!
    Luisa Russo

    • @luisarusso interessante il lavoro che svolgi a Ferrara anche se immagino sia molto complessa l’organizzazione degli organici. In merito alle ore di frequenza degli studenti, a Como i trienni hanno l’obbligo di “almeno” 36 ore annuali di orchestra per conseguire l’idoneità, al terzo anno è previsto anche un esame. I bienni sono invece coinvolti a progetto senza nessuna specifica indicazione oraria. I pre-accademici per la verità, non so. Solo quest’anno ne ho tre giovanissimi selezionati all’audizione che teniamo ad inizio anno per tutti gli studenti d’orchestra.

      Come certamente sai ai sensi dell’art.12 del CCNL 21/06/2010, la nostra cattedra, almeno fino ad ora, è di 324 ore di cui 250 di insegnamento frontale e 74 per esigenze didattiche e organizzative della classe. E’ tale la mole di lavoro da svolgere per l’organizzazione e la gestione quotidiana delle lezioni di Esercitazioni orchestrali che difficilmente 74 ore annue sono sufficienti. A Como di solito ogni attività orchestrale finalizzata ad una o più esecuzioni comporta mediamente 150/170 ore di lezione calcolando anche le prove a sezioni necessarie per il completamento d’orario dei molti studenti di triennio (ad esempio flauto o clarinetto) che, anche se non coinvolti poi nelle fasi conclusive del lavoro, partecipano a quelle iniziali. Personalmente da diversi anni tengo anche altri tre corsi accademici non legati all’orchestra.

      Resta comunque il problema di una formazione orchestrale che difficilmente negli anni a venire potrà svolgersi con continuità in Conservatori medio-piccoli. Novara purtroppo ne è la triste dimostrazione.
      Buona giornata,

      Bruno