Il Ministro Giannini ha annunciato nei giorni scorsi che ben prima della conclusione dell’iter del DDL di statizzazione degli Istituti Musicali ex-pareggiati, per cui vanno comunque trovati circa 38 milioni di risorse “fresche”, è già a buon punto il processo di statizzazione di almeno due delle cinque Accademie di Belle Arti “storiche”, quella di Genova e quella di Perugia (le uniche due che ne avrebbero fatto richiesta).

Questo perché il Governo ha ritenuto di seguire nei riguardi delle Accademie non statali una strada diversa rispetto a quella seguita per gli ex-pareggiati : dapprima, recependo un emendamento dei deputati Carocci, Giulietti, Sereni e Ascani, ha inserito in Legge di Stabilità (28.12.2015, n.208) un comma (il 358 dell’art.1) che incrementa di 4 milioni di euro a partire dal 2016 lo stanziamento (prima era 1 milione) a favore delle Accademie non statali, poi il 20 giugno scorso ha firmato un decreto che stabilisce la ripartizione di questi denari: 1.500.000 suddivisi tra le cinque Istituzioni in base a determinati criteri proporzionali, 2.5oo.000 invece vincolati «alla sottoscrizione di appositi accordi di programma con il Ministero e gli enti territoriali interessati finalizzati a individuare, nelle more dell’adozione dei regolamenti ai sensi dell’art. 2, comma 7, lett. d) e g) e comma 8, lett. e) della L. n. 508/1999, un percorso preordinato all’avvio di una graduale statizzazione delle Istituzioni».

Tali accordi saranno vincolati al rispetto di questi principi:

  • a) Assenza di situazioni debitorie o di criticità finanziarie delle Istituzioni proponenti da cui possano derivare  oneri a carico dello Stato ulteriori rispetto a quelli attualmente previsti.
  • b) Durata triennale e comunque condizionata all’approvazione dei citati regolamenti di cui alla L. n. 508/1999, con possibilità del Ministero di prevedere un impegno finanziario costante nel triennio, compatibilmente con le risorse effettivamente disponibili a valere sui relativi esercizi finanziari.
  • c) Impegno da parte delle Istituzioni a presentare una programmazione triennale della loro attività con individuati i costi e le fonti di finanziamento, con aggiornamento annuale di tale programmazione e conseguente monitoraggio dei risultati conseguiti.
  • d) Utilizzo delle risorse assegnate dal Ministero esclusivamente per le spese del personale  assunto secondo le  disposizioni  del contratto collettivo  nazionale  di  lavoro  del  comparto  dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica.
  • e) Impegno degli enti territoriali coinvolti ad assicurare con proprie risorse il funzionamento dell’Istituzione  anche successivamente all’eventuale statizzazione.
  • f) Eventuale coinvolgimento di Accademie e Conservatori statali in processi federativi o di fusione con l’Istituzione.
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