Lo scorso 7 giugno, ma il testo è stato misteriosamente introvabile fino a stamattina, il Consiglio Universitario Nazionale ha prodotto un parere a proposito del D.Lgs. 13 aprile 2017, n. 59, recante riordino, adeguamento e semplificazione del sistema di formazione iniziale e di accesso nei ruoli di docente nella scuola secondaria , a norma dell’articolo 1, commi 180 e 181, lettera b) della Legge n. 107/2015.

Vi si forniscono indicazioni tanto riguardo ai 24 CF da maturarsi come requisito di accesso, tanto riguardo al cosiddetto percorso FIT, facendo però riferimento per Musica nella scuola secondaria, Storia della musica, Tecnologie musicali e Teoria, analisi e composizione (queste ultime tre nei Licei Musicali) solo e esclusivamente a classi di concorso del sistema universitario, e non anche del sistema Afam.

Il parere si conclude così:

«Le classi di concorso considerate sono quelle di pertinenza del sistema universitario; non sono state date indicazioni sulle classi di concorso del sistema AFAM, e per le classi di concorso di pertinenza di entrambi i sistemi sono stati indicati solo contenuti attinenti alle discipline universitarie».

Ad esempio, dal relativo allegato, ecco le schede relative alle classi di concorso Storia della musica, Tecnologie musicali e Teoria, analisi e composizione:

 

 

 

 

 

Già, perché  il decreto legislativo prevede una serie di pareri da chiedere al  Consiglio universitario nazionale, ma anche al Consiglio nazionale per l’alta formazione artistica musicale e coreutica, ciascuno per le classi di concorso di relativa competenza, nonché al Consiglio superiore della pubblica istruzione. Ma poi all’art.18, norma transitoria, la solita sorpresina:

Nelle more della ridefinizione delle procedure per la rielezione del Consiglio nazionale per l’alta formazione artistica e musicale, i regolamenti, i decreti e gli atti occorrenti per l’attuazione del presente decreto sono perfetti ed efficaci anche in carenza del prescritto parere.

Ancora una volta il medesimo articolato legislativo stabilisce un sistema di pareri e di organi da interpellare prevedendo contemporaneamente l’assenza di quegli organi e la validità di quei pareri.

Crediamo che i rischi siano evidenti a tutti.

Nel frattempo alcuni giorni fa i Docenti di Didattica della Musica – Gruppo Operativo (DDM-GO) hanno inviato al Presidente della Conferenza dei Direttori dei Conservatori di musica e degli IMP questa lettera, rappresentando la «necessità di trasmettere con urgenza al Ministro competente una propria proposta autonoma atta a preservare le prerogative formative delle Istituzioni dell’AFAM nel campo della professione docente, per le quali da decenni sono state istituite le Scuole di Didattica della musica» e chiedendo «la costituzione di un’apposita commissione che elabori in tempi celeri una specifica proposta».

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