Il sottosegretario Faraone, nel presentare il resoconto sulle prove Invalsi, ha confermato che entro il mese di gennaio il governo metterà in atto le deleghe previste dalla Legge 107 (che del resto la stessa Legge 107 prevedeva venissero attuate entro 18 mesi).

Anzitutto si tratta di redigere un nuovo testo unico, che riunisca le disposizioni del D.L.vo 297/94 e di altri fonti normative in materia d’istruzione; si devono organizzare le leggi in materia d’istruzione per materie omogenee, sulla base del contenuto precettivo di ciascuna di esse; si deve integrare e modificare il dettato normativo per adeguarlo al quadro giuridico nazionale e dell’UE (una delega pressoché in bianco) e renderlo logico, coerente e sistematico; si devono infine indicare esplicitamente le leggi abrogate.

Un aspetto questo che potrebbe avere qualche piccola ricaduta anche sull’Afam, poiché in quel Testo Unico permangono articoli o brandelli di articoli (come il 248 a proposito degli ex-accompagnatori al pianoforte) la cui vigenza è rivendicata da alcuni e da altri  contestata anche alla luce della successiva Legge 508 e delle successive tornate contrattuali dell’ormai ex Comparto Afam.

Tra le deleghe che potrebbero riguardare sia pure in modo indiretto anche l’Afam  (soprattutto alla luce delle ventilate ipotesi di “riassetto del sistema” e del tema della formazione pre-accademica), deleghe cui il Ministro Giannini ha fatto più volte cenno in maniera non molto chiara nei suoi recenti interventi in Senato a proposito di Afam, ricordiamo (art.1, comma 181, punto g):

PROMOZIONE E DIFFUSIONE DELLA CULTURA UMANISTICA, VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO E DELLA PRODUZIONE CULTURALE, MUSICALE, TEATRALE, COREUTICA E CINEMATOGRAFICA E SOSTEGNO ALLA CREATIVITA’ CONNESSA ALLA SFERA ESTETICA

La delega, ai fini di cui sopra, prevede di: potenziare la formazione nel settore delle arti nel curricolo delle scuole di ogni ordine e grado, compresa la prima infanzia, nonche’ realizzare un sistema formativo della professionalita’degli educatori e dei docenti in possesso di specifiche abilitazioni e di specifiche competenze artistico-musicali e didattico-metodologiche; potenziare l’offerta formativa extrascolastica negli ambiti artistico, musicale, coreutico e teatrale anche in funzione dell’educazione permanente; potenziare e riequilibrare la presenza di scuole secondarie di I grado ad indirizzo musicale, aggiornare l’offerta formativa anche ad altri settori artistici nella scuola secondaria di I grado e avviare poli, nel primo ciclo di istruzione, a orientamento artistico e performativo; rafforzare la presenza delle arti nel secondo ciclo di istruzione; potenziare i licei musicali, coreutici e artistici promuovendo progettualita’ e scambi con gli altri Paesi europei; armonizzare i percorsi formativi di tutta la filiera del settore artistico-musicale, con particolare attenzione al percorso pre-accademico dei giovani talenti musicali, anche ai fini dell’accesso all’alta formazione artistica, musicale e coreutica e all’universita’; incentivare le sinergie tra i linguaggi artistici e le nuove tecnologie valorizzando le esperienze di ricerca e innovazione; supportare scambi e collaborazioni artistico-musicali tra le diverse istituzioni formative sia italiane che straniere, finalizzati anche alla valorizzazione di giovani talenti; promuovere l’unitarietà degli obiettivi nell’attivita’ dei soggetti preposti alla promozione della cultura italiana all’estero.

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